Da sempre, russare è motivo di ilarità e di scherno ma, soprattutto, è fonte di insonnia per il partner e, a volte, anche origine di conflitti familiari.

Per fortuna, oggi, c’è il cuscino antirussamento.

Qualcuno si fa anche una bella risata…

Durante il sonno, il passaggio dell’aria nella respirazione può mettere in vibrazione l’ugola, così come il palato molle, la parete posteriore della gola, le tonsille, la lingua e l’epiglottide, generando un rumore che, se intenso, può creare grande disagio.

Per fortuna, chi russa può avvalersi di un metodo efficace: il cuscino antirussamento, migliorando sensibilmente il proprio sonno e quello di chi gli sta accanto…

Innanzi tutto è una questione di salute.

Il cuscino antirussamento non è stato studiato solo per rendere più tranquillo il sonno di chi dorme al fianco di chi russa. Si è evidenziato, infatti, che questa emissione sonora durante il sonno può provocare serie conseguenze per la salute di chi ne soffre.

Il russare può essere il sintomo di una malattia come la roncopatia cronica. Chi soffre di questa malattia russa in modo discontinuo, e tende a presentare sintomi che indicano un sonno disturbato e una ridotta ossigenazione dell’organismo: risveglio difficile, affaticamento mattutino e, saltuariamente, anche cefalea.

Il problema può diventare serio…

La roncopatia può anche evolvere nella temuta Sindrome da Apnee del Sonno, responsabile di una netta riduzione dell’ossigenazione dell’organismo. Nei casi di Sindrome da Apnee del Sonno il paziente presenta frequenti risvegli, agitazione, continui cambiamenti di posizione, forte e violento russamento interrotto da fasi di silenzio, in cui il soggetto non riesce a respirare, seguite da rantoli e boccheggiamenti. Al mattino, chi ne soffre, si sveglia affaticato, spesso afflitto da un fastidioso mal di testa e durante la giornata si ritrova privo di energie. Ma può anche manifestare difficoltà di concentrazione, irritabilità, difficolta di memoria, ansia e depressione.

La necessità di un valido cuscino antirussamento.

A questo punto, è facile comprendere la necessità di trovare dei validi rimedi alle complicazioni, più o meno gravi, derivate dal russare.

Uno di questi rimedi è senz’altro il cuscino antirussamento. Questo cuscino sostiene capo e collo, favorendone una leggera inclinazione in avanti e consentendo un più libero passaggio d’aria nel naso e nella gola. Per la sua conformazione, il cuscino antirussamento aiuta ad evitare l’occlusione della vie respiratorie provocata dallo spostamento posteriore della lingua.

È anche una questione di forma.

Il cuscino antirussamento, la cui forma è data dalle impunture circolari sulla federa di cotone che uniscono l’anima interna e l’imbottitura, è in grado di sostenere capo e collo con la giusta rigidità. Impedendo lo spostamento posteriore della lingua durante il sonno, contribuisce a evitare le fastidiose vibrazioni rumorose del palato che generano il russare. Il cuscino antirussamento ha però una controindicazione: è sconsigliato a chi soffre di patologie della regione cervicale. Per tutti gli altri, invece, è un valido contributo alla qualità del sonno.

Poi, c’è cuscino e cuscino…

Di cuscini antirussamento, in commercio ve ne sono diversi. Quello di Fabe, molto curato nei dettagli, ha una struttura di sostegno sagomata in poliuretano espanso. L’imbottitura è in falda di fibra poliestere ipoallergenica, mentre la federa di rivestimento è in totalmente in cotone percalle. Il cuscino antirussamento di Fabe è disponibile in due altezze ed è indicato per chi dorme sul fianco o a pancia in su.

Ora, come sempre, non mi resta che auguravi buonanotte. Che sia tranquilla e più che mai silenziosa…