Quanti di noi sono talmente occupati in settimana da non riuscire a riposare quanto vorrebbero? Tutti, probabilmente! La quantità di sonno di cui si ha bisogno per svegliarsi riposati e stare in forma non è un valore assoluto.
Le ore di sonno ottimali verranno in base all’età, alla qualità del sonno e all’attitudine personale. Nonostante questo però, ci sono alcune indicazioni di base su quanto si dovrebbe dormire la notte.
Anche se il numero di ore varia da persona a persona, tutti sperimentiamo spesso la sensazione di di non aver dormito abbastanza. Dopo una lunga giornata, per qualche ragione ci sono sempre mille cosecda fare a casa, o magari l’attività sportiva, un hobby o cena con gli amici: perché mica si può sempre solo lavorare, no?! Qualsiasi sia la motivazione (o le motivazioni) è facile andare a letto tardi in settimana. La certezza è che la sveglia suonerà implacabile l’indomani, indipendentemente da quali siano state le cause che ci hanno impedito di andare a letto presto la sera prima!
Detto questo, è comprovato che dormire meno del necessario abbia effetti negativi sul benessere psico fisico. Uno studio pubblicato sul Journal of Sleep Research dimostra addirittura che dormire meno di cinque ore a notte aumenti il rischio di morte del 65%.
Ma se dormire di più in settimana non è un’opzione percorribile, potrebbe esserci un’altra via per recuperare il sonno perduto. Da uno studio del del Karolinska Institute a Stoccolma e dell’Università di Milano Bicocca è emerso che dormire nel weekend riesce a compensare gli effetti negativi del sonno perso durante la settimana. Facendo uno studio su un campione di 50mila persone (seguite per ben 13 anni!) i ricercatori hanno rilevato che gli effetti negativi della deprivazione del sonno (in generale dormire meno di 5 ore a notte) erano notevolmente mitigati nelle fascia di popolazione che riusciva a recuperare il sonno nel weekend, grazie a grosse dormite e pisolini.
Un altro elemento interessante emerso dallo studio è che tra gli over 65 non è stata rilevata alcuna associazione tra scarso riposo e mortalità. Notoriamente gli anziani dormono meno: con l’età aumenta la sonnolenza diurna ma scarseggia quella notturna. Ma apparentemente ciò non inficia la qualità del loro sonno e non aumenta i fattori di rischio per la salute.
Un’ottima notizia per gli amanti del riposo assoluto nel week end e dei pisolini dopo il pranzo domenicale. Per tutti gli altri ,un promemoria per ricordarsi che dormire bene per almeno due giorni alla settimana può fare veramente la differenza.
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