Quella prona è una posizione molto diffusa, seppur sconsigliata dagli esperti in quanto affatica la zona lombare causando fastidi alla schiena e alla cervicale. La posizione della “caduta libera” è anche associata a risvegli frequenti durante la notte, diminuendo la qualità del sonno e dando la sensazione di poco riposo al risveglio. Una possibile soluzione risiede nella scelta del cuscino: questo, infatti, è preferibile basso e morbido in modo da alleviare la pressione sul collo, sui muscoli sia dorsali che lombari e sulla mandibola, la quale, sbilanciandosi, può essere causa di disturbi alla bocca, dolori alla schiena ed emicranie.

Dormire sulla pancia: i principali svantaggi 

La posizione prona è una delle più comuni nella quale riposare, tuttavia, gli svantaggi sono molteplici:

  • Il collo viene sottoposto ad uno stress importante: chi dorme a pancia in giù tende a girare la testa da una parte o dall’altra, causando tensione ai muscoli e ai legamenti con conseguenti dolori appena svegli;
  • Mal di schiena: i disagi muscolari incidono poi a livello della colonna vertebrale, provocando quindi mal di schiena al risveglio;
  • Reflusso gastroesofageo: in questo modo, infatti, si facilita la risalita dei succhi gastrici, creando fastidi durante la notte o al risveglio.

Bisogna tenere presente, comunque, che la posizione in cui si dorme, soprattutto se a pancia in giù, può cambiare nel corso degli anni e dipende da svariati fattori: di conseguenza non è necessario allarmarsi nel caso in cui, al risveglio, ci si trovi in questa posizione perché, non solo potrebbe cambiare in base a svariati fattori, ma viene assunta istintivamente dal nostro corpo per massimizzare il riposo.

Un caso particolare: i bambini che dormono sulla pancia

Se è vero che gli adulti possono trovare la posizione che preferiscono e cambiarla durante la notte, quando sono i bambini a dormire in questo modo bisogna porre maggiore attenzione. Secondo i pediatri, infatti, i neonati che dormono a pancia in giù hanno un numero superiore di probabilità di agitarsi nel sonno e svegliarsi. Se poi, all’interno della culla, sono presenti anche dei peluche è possibile che i piccoli – i quali non hanno ancora piena padronanza delle proprie capacità motorie, ma possono semplicemente strisciare per cambiare posizione – vadano contro ad essi. In questo caso è quindi preferibile assicurarsi che il neonato dorma a pancia in su almeno fino a quando non ha la capacità di girarsi in autonomia, anche di notte, e successivamente procurargli un cuscino per dormire a pancia in giù in modo confortevole.

Quali sono i cuscini più adatti per dormire sulla pancia?

Alleviare questi disturbi è possibile utilizzando un cuscino che rispetti le nostre esigenze. In questo particolare caso, per diminuire il carico di stress su schiena e collo, è consigliabile un prodotto poco imbottito e molto morbido: i cuscini in poliuretano espanso sono un’ottima soluzione. La fibra è cardata e sovrapposta in veli, così che l’altezza complessiva sia medio-bassa e favorisca un appoggio non eccessivamente accentuato, ma soffice. Questo tipo di materiale unisce l’attenzione per la salute e il rispetto per l’ambiente, in quanto la fibra di cui è composto il cuscino è in poliestere ecoricliclato ed è ipoallergenica. Un’altra possibile soluzione, che può aiutare ad ovviare agli svantaggi del dormire proni, è il cuscino in Memory: composto da un nucleo interno in 100% schiuma a memoria di forma e rivestito da una prima federa in 100% cotone, questo cuscino ha come caratteristica quella di “respirare” grazie ai fori presenti sulla sagoma, i quali facilitano il naturale passaggio dell’aria, con una successiva dispersione maggiore di calore e umidità. Il cuscino in Memory, grazie alle sue particolarità, si dimostra un valido alleato a favore della prevenzione dei dolori alla schiena e del mal di testa che possono derivare da questa posizione.