Negli ultimi anni si è radicata sempre di più l’abitudine di usare tablet e smartphone prima di andare a letto.

I motivi sono vari: dall’incapacità di “staccare” la spina continuando a controllare mail e notizie anche a letto, all’intrattenimento fornito dai piccoli schermi. L’utilizzo serale degli smartphone e insonnia hanno iniziato ad essere correlati.

Sono in molti a essere passati alla lettura su tablet di libri o di articoli, così come sono in tanti a guardare qualche video prima di addormentarsi. Quelle che potrebbero sembrare innocenti attività per conciliare il sonno, in realtà lo allontanano decisamente.

Gli schermi –televisione compresa- emettono luce blu che, esattamente come la luce solare, inibisce la produzione di melatonina. L’ormone regolatore del sonno si attiva infatti con l’oscurità, motivo per cui qualsiasi fonte luminosa dovrebbe essere limitata il più possibile. No a radiosveglie che proiettano l’ora sul soffitto in maniera fissa o a tende troppo leggere che lasciano passare la luce della strada.

Per limitare l’emissione di luce blu, i nuovi smartphone hanno una funzione dedicata, che dopo una certa ora bilancia la luce blu dello schermo con luce gialla per evitare di disturbare eccessivamente il ciclo sonno-veglia.

Soprattutto chi soffre di insonnia dovrebbe evitare di portarsi il telefono in camera, preferendogli un buon libro (cartaceo). Per tutti gli altri sarebbe meglio spegnere comunque tutti gli schermi almeno mezz’ora prima di coricarsi. Anche i rumori improvvisi di un film o di una serie tv possono infatti contribuire ad allontanare il sonno prezioso.