Meno sonno, più snack e telefono: ecco la ricetta che fa prendere chili anche ai nostri figli. Il sonno è un processo fondamentale nella vita di ogni individuo e in età pediatrica contribuisce alla salute e alla crescita del bimbo.
Una ricerca dell’American Academy of Sleep Medicine condotta in Grecia ha evidenziato che circa il 40 per cento degli scolari e degli studenti coinvolti dormiva meno delle ore raccomandate.
Ma quanto devono dormire i nostri ragazzi restare in salute?
Per i bambini di 6-12 anni sono consigliate 9-12 ore al giorno
Per i teenagers di 13-18 anni occorrono 8-10 ore al giorno.
Ecco alcuni motivi per cui dormire poco durante l’infanzia e l’adolescenza aumenta le possibilità di soffrire di obesità.
- Il sonno modula gli ormoni influendo sulla regolazione della fame. Stare alzati tardi la sera porta notoriamente a sentire la necessità di mangiare ancora dopo cena.
- Nello specifico, chi dorme meno è più portato a consumare più cibo-spazzatura. Uno studio svizzero ha infatti evidenziato che nei soggetti in cui la durata del sonno è inferiore alle otto ore per notte persiste un aumento dell’appetito per i prodotti alimentari ad alto contenuto di grassi e carboidrati, come patatine, pizza e hamburger. Al contrario, la proporzione di adolescenti che consuma più frequentemente frutta, verdura e pesce è maggiore in chi dorme più a lungo.
- La durata del sonno sembra essere associata a patologie croniche: non solo obesità ed insulino-resistenza ma anche diabete mellito di tipo 2, disturbi cardiovascolari ed aumentata mortalità. Per ogni ora di sonno in più il rischio di sovrappeso e obesità risulta ridotto in media del 9%.
- Passare le ore notturne davanti al computer o allo schermo del cellulare, non solo induce a mangiare di più, ma rende più sedentari e incrementa i tempi di uso dei monitor. Si instaura così un circolo vizioso in cui un’abitudine malsana sollecita l’altra.
- Poco sonno significa stanchezza diurna e quindi meno probabilità di scegliere di praticare un’attività fisica.
- Una ricerca della società italiana di endocrinologia ha dimostrato come il sonno di scarsa qualità influisce negativamente sulla capacità di metabolizzare i grassi, mentre la scarsità di sonno determina n aumento del senso di fame.
Dormire poco non è una malattia e quindi non c’è una cura. Si tratta di agire in maniera preventiva. Bisogna educare i nostri figli a uno stile di vita corretto. È quindi importante il compito del pediatra e dei genitori che possono educare i ragazzi non solo a corrette scelte alimentari ma anche a corretti stili di vita: un’adeguata attività fisica e un’abitudine al sonno regolare, sia in termini di qualità che di quantità.