Noi mamme lo sappiamo, i primi mesi con del bebè sono i più tosti. Vuoi perché si sveglia spesso, perché facciamo fatica a farlo addormentare la sera o perché dorme da tante ore e non sappiamo se svegliarlo per dargli da mangiare…
Insomma i primi mesi sono un periodo bellissimo ma anche molto faticoso, dove si impara a conoscersi e ad adattarsi ai ritmi reciproci. Io per esempio facevo molta fatica a far riaddormentare Pietrino la notte, dopo averlo allattato. Ogni bambino è unico, ogni mamma è diversa dalle altre, e ogni famiglia è un caso a sé. Per questo solo i genitori possono decidere qual è il metodo più indicato per far addormentare il proprio bebè. Ciò nonostante ci sono alcuni suggerimenti che mi hanno molto aiutata e che vorrei condividere con voi! Ecco i miei metodi per far addormentare il bebè.
Partiamo dal presupposto che è normale che un bebè di pochi mesi si svegli frequentemente per mangiare, anche la notte. Un neonato non suddivide il proprio tempo in giorno e notte come noi adulti, bensì in tanti “intervalli” di sonno e di appetito. Questo è dato dalla sua dieta, che è completamente liquida e permette quindi un’autonomia di poche ore senza cibo. Ma vediamo esattamente di quanto hanno bisogno di dormire i neonati:
Di quanto sonno ha bisogno un bambino in media nelle varie fasi della crescita?
- Neonato: da 16 a 20 ore di sonno
- 3 settimane: da 16 a 18 ore di sonno
- 6 settimane: da 15 a 16 ore al giorno
- 4 mesi: da 9 a 12 ore e due pisolini (di 2 – 3 ore ciascuno)
- 6 mesi: 11 ore e due pisolini (da 2 – 3 ore ciascuno)
Quando passerà ad un sonno continuo?
I bambini di solito imparano a distinguere il giorno dalla notte tra il terzo e il sesto mese di vita.
Perché un neonato può avere difficoltà ad addormentarsi?
I bebè possono avere difficoltà ad addormentarsi perché si trovano in una situazione totalmente diversa da quella a cui erano abituati nel ventre materno: luce attenuata, calore e contenimento nell’utero e morbido dondolio.
Il mio primo consiglio quindi è:
- Cercare di ricreare il più possibile un ambiente tranquillizzante per il neonato, almeno durante i primi mesi. A questo servono fasciature, culle, ninnenanne ripetitive, suoni sussurrati, uso di ciuccio o oggetti simili.
- Cercare di ricreare l’ambiente acustico a cui era abituato in pancia, caratterizzato dal nostro battito cardiaco e da un brusio continuo e monotono. Per ricreare questo “rumore bianco” confortante e rilassante, ci sono varie app gratuite che potete scaricare per facilitare il sonno del vostro bebè.
- Il confortante odore della mamma: Prendi un orsacchiotto o un altro peluche preferito di tuo figlio e tienilo nel tuo letto per un paio di notti. In questo modo l’orsacchiotto prende l’odore naturale del tuo corpo. Così facendo il tuo bambino, sentendo il tuo odore attraverso il peluche, avrà la sensazione di averti vicino.
- La maggior parte dei genitori inconsciamente commette l’errore di avere una camera troppo calda, che porta i neonati ad agitarsi. La temperatura perfetta dovrebbe essere tra i 16 e i 19 gradi, in nessun caso più alta.
Come aiutarlo a percepire, in modo graduale, la differenza tra giorno e notte, incoraggiandolo a dormire periodi più lunghi durante le ore notturne?
- Durante la giornata i pisolini possono essere fatti in una stanza illuminata, dove può sentire i normali suoni e rumori della casa in sottofondo.
- Per la notte, invece, l’ambiente deve essere buio, senza luci forti e silenzioso, senza voci di conversazioni e tanto meno la tv.
- Un’idea per marcare la differenza tra pisolini del giorno e nanna è quella di fare, ogni sera, un bel bagnetto rilassante (o un massaggio dolce) e infilando al pargolo il pigiamino.
- Le poppate notturne devono essere dolci e silenziose, non c’è bisogno di cantare o parlare a un neonato nel cuore della notte: tutto ciò lo sveglierebbe completamente.
- In generale, quasi tutti i bambini reagiscono positivamente al contatto con il corpo dei genitori, quindi portarli in una fascia o un marsupio aiuta moltissimo a calmarli.
- Cercare di non farlo addormentare sempre durante la poppata. Se il nostro bambino si abitua ad addormentarsi così, poi avrà più difficoltà a dormire se non attaccato al seno.
- Farli dormire in posizione comoda. Il neonato è abituato a stare in posizione raccolta, fetale ed una volta fuori non sempre si adatta subito e volentieri a stare sdraiato a pancia su, la posizione indicata per la prevenzione della SIDS.
Se il vostro bambino dorme più comodo a pancia in giù ci sono però alcuni cuscini che possono farlo riposare in sicurezza, garantendo sonni tranquilli anche a voi! Ecco quelli che ho usato io per i primi mesi di Pietrino.